Max Biaggi è il più veloce pilota al mondo su moto elettrica categoria over 300 kg.
Nel campo volo di Châteauroux, Francia, nel weekend di halloween 2020, Max ha toccato i 408km/h in sella ad moto elettrica chiamata Voxan Wattman prodotta dal gruppo monegasco Venturi noto per correre in Formula E.
Sulla pista di 3,5 km, ricavata nell’aeroporto di Châteauroux, il Max e il team Venturi hanno lavorato per 3 giorni collezionando altri 11 primati oltre a quello sopra citato.
La moto
Scesa in pista sia con la speciale carena aerodinamica che senza, la moto ha sviluppato 270 kW equivalenti a 367 Cv.
Per generare questa potenza la Voxan Wattman ha utilizzato lo stesso motore elettrico utilizzato dalla Mercedes in Formula E.
I record
– ¼ di miglio con start lanciato e moto con carenatura parziale: top speed 394,45 km/h;
– ¼ di miglio con start lanciato e moto senza carena: top speed 357,19 km/h;
– 1 km con start lanciato e moto con carenatura parziale: top speed 386,35 km/h;
– ¼ di miglio con start da fermo e moto non carenata: top speed 126,20 km/h;
– ¼ di miglio con start da fermo e moto con carenatura parziale: top speed 127,30 km/h;
– 1 km con start da fermo e moto non carenata: top speed 185,56 km/h;
– 1 km con start da fermo e moto con carenatura parziale: top speed 191,84 km/h;
– 1 miglio start da fermo e moto non carenata: top speed 222,82 km/h;
– 1 miglio start da fermo e moto parzialmente carenata: top speed 225,01 km/h;
– Velocità massima, oltre 300 kg, con moto non carenata: top speed 349,38 km/h;
– Velocità massima, oltre 300 kg, con moto parzialmente carenata: top speed 366,94 km/h.
Velocità mai toccata per Biaggi
Nonostante la grande esperienza motociclistica, Max ha affermato di non aver mai toccato una velocità simile e di aver percepito sensazioni “nuove” dovute dall’assenza di rumore e alla diversa erogazione di potenza rispetto alle moto endotermiche.
“È fondamentale l’aerodinamica visto che a quella velocità l’aria diventa come un muro impenetrabile e cominci a combattere con delle forze poco note. Restare aggrappato alla moto è stata una nuova sfida».