¡Hasta la revolución siempre! – Soprattutto se è elettrica.
A causa dell’embargo americano che dura dai primi anni ’60, Cuba attualmente dispone del parco veicoli più obsoleto al mondo.
L’età media delle auto circolanti è di 35 anni e il 77% dei mezzi ha più di 20 anni.
Per questo motivo visitare L’Avana è simile ad effettuare un’affascinante viaggio nel tempo che riporta agli anni ’50 dove Cadillac, Ford, Chrysler, Dodge, Oldsmobile, Plymouth, Buick ed enormi Chevrolet vengono tenute tutt’oggi “in vita” da meccanici che riescono a sopperire alla cronica carenza di ricambi con inventiva e tanto fil di ferro.
Molte di queste auto che vengono usate anche come Taxi collettivi, hanno contribuito a rendere tipico e ricco di fascino il paesaggio Cubano.
Storia romantica che però non potrà continuare in eterno, come in eterno non potranno continuare le riparazione di mezzi che ad oggi sono diventati evidentemente pericolosi ed inquinanti.
Aprire il mercato non basta
Nel 2014 il tentativo di liberalizzazione del mercato auto da parte di Raul Castro non ha portato ai risultati sperati. In quell’anno vennero vendute circa 50 auto e sole 4 moto. Per il cubano medio comprare un veicolo nuovo è proibitivo e solo utilitarie di seconda mano di oltre 10 anni provenienti dall’Europa possono esser prese in considerazione.
Rivoluzione elettrica
Presso l‘International University Congress 2020 che si è tenuto a L’Avana, è stato analizzato lo studio presentato dalle Università Nazionale di Cienfuegos e dall’Università tecnologica dell’Avana “José Antonio Echeverría”. Questo studio indicherebbe nei veicoli elettrici la soluzione per ridurre la dipendenza energetica dell’isola.
992.000 Lt. di combustibile fossile all’anno (fonte: ANSA) sono necessari per far camminare le auto d’epoca per le scalcinate strade cubane. Utilizzare il combustibile per produrre energia elettrica sarebbe più efficiente rispetto ad utilizzarlo per trazione su quei vecchi ed enormi motori.
Già presenti gli scooter elettrici
A differenza di quello che si potrebbe pensare, a Cuba attualmente sono presenti (solo) 22 auto elettriche (di proprietà della società statale Aguas dell’Avana) ma ben 200.000 scooter “motorinas” elettrici di importazione cinese. La filosofia della “ricarica” coi suoi pro e i suoi contro, è quindi ben presente nella psicologia del cubano medio.
Mobilità elettrica già nei primi del ‘900
Cuba nelle sua storia ha già fatto da pioniere alla mobilità elettrica. Già nel 1899 una società americana chiamata “Havana Electric Railway Company” installò i primi tram elettrici nella capitale. Nel 1901 in concomitanza dell’installazione della prima centrale elettrica cominciarono ad offrire servizi su rotaia con 533 tram su 30 linee e 10 locomotive elettriche. Pare fossero presenti anche 10 autovetture elettriche. Le linee del tram furono dismesse 70 anni fa dopo l’arrivo delle auto americane che conquistarono il mercato.