Hai appena comprato o stai per scegliere la tua auto elettrica?
In questo breve articolo ti invitiamo a porre l’attenzione su alcuni aspetti e accorgimenti che potrebbero aiutarti nella scelta o che potrebbero facilitarti la vita e farti risparmiare tempo se sei già possessore di un veicolo a propulsione green.
Due cavi e un’auto, come organizzarsi?
Qualche settimana fa abbiamo parlato, grazie agli articoli di Maurizio Giunti, che ringraziamo, di come caricare l’auto elettrica sia a casa con presa domestica LEGGI QUI, che attraverso le colonnine pubbliche LEGGI QUI.
Il cavo Tipo 2, “quello grosso”, è il cavo usato più frequentemente.
Ne consegue che, a causa di questo frequente utilizzo converrà alloggiare il cavo in una zona dell’auto raggiungibile con facilità.
Questo consiglio pare superfluo ma una piccola perdita di tempo moltiplicata per centinaia di volte crea una grossa perdita di tempo. Utile quindi tenere in considerazione questo aspetto.
Questo cavo, lo ricordiamo, serve a ricaricare in viaggio dalle colonnine pubbliche a corrente trifase e presenta quindi una sezione piuttosto robusta.
Per praticità e velocità d’uso, e viste le dimensioni, è importante quindi decidere dove ma anche come riporlo essendo spesso completamente sporco.
Certo non parliamo dello sporco delle pompe di benzina che per molti di noi sono fortunatamente un lontano ricordo; ma questo cavo,
dovendo necessariamente essere appoggiato al suolo durante le frequenti ricariche, in breve tempo si sporcherà molto.
Ovvio dunque scegliere di riporlo in un sacchetto o scatola adeguata prima di rimetterlo in auto. Questo banale accorgimento consentirà di evitare che il cavo sporchi gli interni.
Un consiglio per limitare l’ingombro del cavo durante la ricarica ed evitare così che si sporchi troppo, consiste nel dotarsi di un cavo Tipo 2 “a spirale”. Di seguito un link ad un modello “spiralato“ con carica massima ad 11kWh ed uno NON SPIRALATO con ricarica massima 22 kWh.
Dov’è la presa?
Ogni veicolo elettrico ha la presa di ricarica in posizione diversa.
Questo aspetto apparentemente superfluo dovrebbe interessare chi sta per acquistare un veicolo elettrico.
La posizione della presa può determinare dei pro e dei contro per ogni modello che si decide di prendere in considerazione.
Nella Nissan Leaf o nella Kia e-niro il bocchettone di ricarica è posizionato anteriormente, nella Tesla Model 3 è nascosto lateralmente dentro il fanale posteriore sinistro, nella MINI elettrica invece si trova sul lato destro sopra la ruota posteriore. E questi sono solo 3 esempi tra i molteplici che si potrebbero citare.
Premessa la posizione del bocchettone di ricarica ne consegue che:
–le Tesla Model 3 saranno preferibilmente parcheggiate in retro in modo da avere la presa il più vicino possibile alla colonnina. Questo determinerà una difficoltà ad accedere al bagagliaio posteriore (che sarà a ridosso della colonnina) rendendo così poco agevole aprirlo per caricare delle sporte. (Il frunk anteriore potrebbe essere una soluzione ma non è così capiente per farci stare la spesa).
-per la Kia e-niro, lo sportello del bocchettone aperto allunga l’auto di circa 20 cm. facendola passare da 4,36 mt. a 4,56 mt. Questo può causare dei problemi nel caso si possegga un box piccolo. Se non si considera questo aspetto si potrebbe correre il rischio di ritrovarsi con l’auto che entra perfettamente nel box ma che non può essere ricaricata per impossibilità di aprire lo sportello del bocchettone che andrebbe a sbattere contro la serranda del box (vedi foto). La soluzione potrebbe essere quella di caricare l’auto tenendo aperta la serranda.
-la posizione del cavo di ricarica nella MINI Full Electric è posizionato sopra la ruota posteriore destra, mentre nelle MINI Plug In sopra la anteriore sinistra. Questo posizionamento presenta la problematica di dover “scavalcare” coi piedi il cavo rischiando di inciamparvi.
Mini Full Electric Mini Plug In Hybrid
Il cavo di emergenza
Quasi tutte le case vendono il veicolo elettrico con il cavo d’emergenza incluso.
Questo cavo che può essere collegato alle prese domestiche da 16A tramite normalissima spina schuko, solitamente viene utilizzato per i rabbocchi da chi non ha montato una wallbox a casa.
Coloro che parcheggiano poi l’auto nel box in retro, talvolta sono impossibilitati all’apertura del bagagliaio, ne consegue così che per convenienza di accesso, questo cavo venga tenuto spesso sotto il sedile di guida o abbandonato sopra i sedili posteriori creando disordine e sporcando.
La strategia migliore quindi potrebbe essere quella di dotarsi di due cavi emergenza con presa “schuko”
– uno da tenere sempre collegato nel box di casa
– l’altro da avere sempre in auto e da usare solo nei casi di “emergenza”. Ovvero quando non si riesce ad accedere ad una colonnina pubblica ma si ha accesso almeno ad una domestica.
In merito a questo consigliamo un cavo in grado di variare tra tutti gli amperaggi possibili.
Molti cavi consentono solo 3 livelli di amperaggio 8A, 10A, 12A. Avere un cavo che possa variare da un minimo di 6A (oltre 1 kWh) ad un massimo di 16 (oltre 3 kWh) consente di selezionare una velocità di ricarica adeguata all’impianto al quale ci colleghiamo.
Selezionando amperaggi bassi scongiuriamo che la nostra ricarica faccia “saltare la corrente” all’impianto. Selezionando invece amperaggi più alti (fino a 16 A) possiamo ricaricare un po’ più velocemente quando è possibile farlo.
Consigliamo di porre particolare attenzione alla ricarica massima a 16A.
Se utilizzata potrebbe far scattare il salvavita per superamento della soglia di carico dell’impianto domestico, soprattutto se vi sono collegati altri elettrodomestici, e potrebbe inoltre far surriscaldare la linea e le prese in modo pericoloso soprattutto se l’impianto è obsoleto.
La ricarica a 16A è consigliata solo per impianti domestici a norma, per brevi periodi e sotto sorveglianza.
In merito a questo riportiamo due link: il primo è di un cavo ricarica d’emergenza per auto elettrica che consente la variazione di amperaggio (uno dei pochi con la possibilità di selezionare qualunque amperaggio compreso tra 6 e 16 A), il secondo a Juice Booster 2 che consiste in un “cavo” che può essere usato non solo come wall box per la casa, ma anche come cavo di ricarica per le stazioni di ricarica pubbliche (Modo 3) o come stazione di ricarica mobile per collegamenti industriali o domestici (con tutti i relativi adattatori).
E se la presa è lontana?
Sempre con la logica del “caricare appena si può”, è buona norma assieme al cavo d’emergenza da tenere in auto avere anche una prolunga con prese dimensionate al massimo eventuale amperaggio. Di seguito riportiamo links a prolunghe e componenti adatti alla ricarica di un veicolo elettrico.
Di seguito alcuni links
Prolunga per interni (senza innesto stagno) – Scatola protettiva per connessione – Prolunga per esterni
Per chi ha dimestichezza e vuole invece cimentarsi in un assemblaggio DIY (Do It Yourself – Il nostrano Fai Da te), ecco 3 componenti di buona qualità per creare un cavo prolunga delle dimensioni desiderate.
Infine un gadget FONDAMENTALE per chi ha un cavo emergenza fisso in BOX e non sa come riporlo a ricarica finita.