L’impianto inaugurato a Salzgitter in Germania da Volkswagen è in grado di recuperare le materie prime come litio, nichel, manganese e cobalto dalle batterie esauste dei veicoli elettrici.
Duro colpo per i detrattori dei veicoli elettrici
Volkswagen inaugura la sua prima fabbrica per riciclare le batterie esauste delle auto elettriche, ridimensionando così uno degli aspetti deboli della nuova mobilità e contenendo ulteriormente l’impatto ambientale di questa tecnologia.
La volontà del Gruppo tedesco di arrivare a riciclare fino ad oltre il 90% dei materiali delle batterie delle vetture elettriche, si concretizza con questa prima, e speriamo non unica, fabbrica di recupero.
Seconda vita
L’impianto installato da Volkswagen riciclerà accumulatori agli ioni di litio, che al momento sono i più utilizzati dalle vetture elettriche in circolazione.
All’arrivo all’impianto la batteria esausta può prendere due strade: o quella del riutilizzo per altre applicazioni diverse dalla trazione (dopo revisione) o quella dello smantellamento e riciclo.
Nel primo caso, ovvero quando la batteria sarà ancora “utilizzabile”, gli verrà concessa una seconda vita come, a titolo esplicativo, power bank per ricarica mobile.
Nel secondo caso invece, dalla batteria non più recuperabile verranno estratti i materiali “preziosi” come litio, nichel, manganese e cobalto.
I primi nell’automotive
Pare evidente l’approccio virtuoso del Gruppo tedesco di Wolfsburg al problema del riciclo batteria, forse anche per espiare qualche “peccatuccio” compiuto in passato.
Volkswagen è quindi la prima casa ad affrontare seriamente il problema riciclo del componente fondamentale delle EV e si propone come pioniere a livello industriale di questa attività fondamentale e probabilmente redditizia.
La Casa che si è posta nel lungo periodo l’obiettivo di riciclare ben il 97% di tutte le materie prime delle batterie, incrementa così già oggi il livello di materie prime riciclate dall’attuale 53% al 72%. Incremento possibile grazie al nuovo impianto pilota di Salzgitter.
Non solo virtù ma anche profitto visto che le attuali ricerche affermano che le materie prime delle batterie offrono la medesima efficienza di quelle prodotte con materie prime riciclate. Volkswagen prossimamente metterà quindi in produzione celle batteria composte con il materiale che verrà recuperato nella nuova fabbrica. Le vedremo quindi montate sulla prossima generazione del modello di punta Volkswagen ID3? CLICCA QUI
Batterie nel tritatutto
La procedura di estrazione dei componenti preziosi dalle batterie al Litio si può semplificare con i seguenti passaggi.
Dopo analisi, la batteria che si decide debba essere smantellata viene totalmente scaricata e poi smontata, ricilati rame e componenti plastici vengono estratte le celle. Quest’ultime vengono triturate fino ad ottenere granuli dai quali, attraverso processi magnetici ed elettrolitici si ricava una polvere nera contenente grafite, litio, nichel, manganese e cobalto. Questa polvere nera viene così imballata e spedita in altro stabilimento che tramite un processo idrometallurgico, con solventi e acqua estrae i materiali utili alla produzione di altro materiale catodico.
La fabbrica attualmente è in grado di processare 5 batterie al giorno per linea per un totale di 3600 batterie/anno.
Questo dovrebbe far risparmiare 1,3 tonnellate di CO2 per ogni batteria riciclata.